Un’orchidea chiamata cappero

Anticamente i greci per la particolare bellezza selvatica del fiore le avevano dato il nome di orchidea del mediterraneo, nome con il quale ancora oggi è riconosciuto il fiore del cappero.

Il cappero, Capparis spinosa, è una angiosperma, appartenente all’ordine dei Brassicales, tipica delle zone con clima mediterraneo. Si presenta come un arbusto dal portamento prostato. Il fusto è lignoso solo nella parte basale della pianta, dalla quale traggono origine ogni anno i nuovi germogli a carattere erbaceo, di lunghezza variabile (anche più di un metro), i quali seccheranno al termine della stagione riproduttiva per germogliare l’anno successivo, dopo lo stato di quiescenza invernale. Infatti questa pianta è inattiva nella stagione fredda, ma riprende l’attività vegetativa nei mesi primaverili, fiorendo a maggio o a giugno e protraendo tale stato di infiorescenza, in condizioni di umidità, fino in tarda estate, dove si avvia nuovamente alla quiescenza invernale, riducendo progressivamente lo stato di attività durante l’autunno. Le foglie, glabre o finemente pelose, sono carnose, lanceolate, alterne e provviste di piccioli. I fiori si presentano ascellari, solitari, dal colore bianco tendente al rosa, formati da quattro petali ovali, con al centro numerosi stami a filamenti molto lunghi di colore viola. I frutti, comunemente chiamati cucunci, commestibili, hanno forma capsulare, di colore verde, sono portati da un peduncolo di circa due-tre cm di lunghezza e al loro interno contengono numerosi semi di colore giallo o nero, i quali sono molto resistenti alla digestione e vengono espulsi indenni dall’organismo degli animali che si nutrono di questa pianta, perciò proliferano nei posti più svariati, grazie soprattutto alla grandissima adattabilità e alla limitatissima necessità di acqua.

Molto importanti sono le proprietà medicinali del frutto di questa pianta, infatti esso contiene:

  • Minerali: sodio, calcio, potassio, ferro, fosforo, selenio, magnesio, zinco, rame.
  • Vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, Vitamina E, K, betacaroteni.
  • Flavonoidi, come la rutina, dalle proprietà antiossidanti, antitumorali e di riduzione del colesterolo

Infine, per quanto riguarda la riproduzione, si consiglia di riprodurre la pianta per talea, in quanto il seme ha una scarsa germinabilità.

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